il manifesto - 17 Dicembre 2002
VICENZA
Panchine vietate per i «bivacchi»
Prima Treviso, e ora Vicenza. Un'ordinanza del sindaco di Vicenza, il forzitaliota Enrico Hullweck proibisce di «bivaccare, dormire o restare sdraiati sulle panchine o sui manti erbosi» di Campo Marzo, i giardini cittadini vicini alla stazione ferroviaria. L'ordinanza fa esplicito riferimento ai gruppi di stranieri che, soprattutto nel finesettimana, si incontrano nel giardino pubblico per passare il proprio tempo libero, ritroci che - secondo la giunta - infastidirebbero i cittadini, offrendo oltretutto ai bambini uno spettacolo poco decoroso. In città, sono scoppiate le polemiche, il parroco don Flavio Grendele è intervenuto sulla spiacevole vicenda osservando: «Mi chiedo che fastidio danno queste persone quando, dopo una settimana di lavoro, si incontrano per scambiare qualche parola nella lingua nativa. Perché non lasciare quest'anno vuota la culla di Gesù, - propone il parroco -con la scritta «non c'era posto per loro» in ossequio all'ordinanza del Comune di Vicenza?". Tutt'altra, almeno a parole, l'ottica degli amministratoti comunale, che giurano che nell'ordinanza «non c'è alcun intento razziale, dormire sulle panchine, o organizzare pic-nic sarà vietato a tutti: neri, rossi e bianchi». «Negli ultimi tempi - ha spiegato Hullweck - Campo Marzo era diventato teatro di risse, accoltellamenti, atti osceni, spaccio di droga. Erano arrivate proteste e lettere sui giornali». Le associazioni della citt, però, denunciano la decisione della giunta, sottolinenado che in città non esistono spazi pubblici in cui incontrarsi